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Studio di fattibilità fatto da MM e dimenticato
Un progetto per la Metropolitana di Monza esiste dal 2012, ma Regione e Ministero delle Infrastrutture non ne sanno nulla, abbiamo chiesto e verificato. Il documento, un approfondito studio preliminare con elementi di progettazione, è stato realizzato da Metropolitana Milanese Spa per il Comune.

Il documento è una base del tutto sufficiente per avviare le procedure di reperimento fondi e per convocare il tavolo tecnico tra Enti. Per questa ragione, abbiamo scritto al sindaco Scanagatti formale istanza perché al più presto venga inviata copia del documento alla Regione e allo Stato, ma anche perché la nostra Amministrazione Comunale sottoponga lo studio alla Conferenza dei Servizi per “Monza Metropolitana”.

E’ il tavolo tra enti pubblici che porta avanti lo sviluppo della linea oggetto dell’accordo di programma del 1999 che ha la chiara denominazione “Monza Metropolitana”. Quella linea è la M5, che tutti, anche il Comune di Milano, si sono impegnati sulla carta a sviluppare verso la nostra città, mentre nei fatti si sta trasformando in un’altro metrò dentro la città di Milano.

La linea prevista nello studio di Metropolitana Milanese collega Bettola (dove si attesta la M1) alla Villa Reale, passando per l’Ospedale San Gerardo, su un itinerario di 7,6 chilometri con 8 stazioni.

Molto importante una indicazione tecnica dello studio: non è indispensabile costruire prima di tutto il prolungamento della M5 da Bignami a Bettola. Può essere realizzato invece dapprima e in autonomia il tratto esclusivamente monzese (a Bettola ci sarebbe comunque lo scambio con la M1 per Milano). Nello studio è anche identificato con precisione il luogo per la costruzione del deposito treni, a Bettola.

“Il Comune di Monza – si legge nel progetto – è sufficientemente esteso ed attrattivo per generare una rilevante domanda di mobilità interna e per rappresentare un’importante luogo di destinazione, e non solo di origine, degli spostamenti”. I dati sui movimenti dei cittadini giustificano “una nuova direttrice di trasporto pubblico di forza con elevate prestazioni”. Questa metropolitana dovrebbe essere realizzata sulla direttrice nord-sud, ma spostata sulla fascia ovest, tenuto conto che la ferrovia passa per il centro ma si sviluppa invece sul lato est. Monza potrebbe avere così un doppio e completo sistema primario di trasporto pubblico.

Le complesse analisi contenute nello studio di Metropolitana Milanese Spa stimano che il metrò monzese toccherebbe i 4.000 passeggeri all’ora nelle fasce di punta. Questo consentirebbe (lo aggiungiamo noi in base a parametri standard europei) di eliminare dalle strade più di 4 milioni di spostamenti in auto all’anno, con evidenti vantaggi sul decongestionamento del traffico e sulla riduzione dell’inquinamento.

© 2015 Associazione HQMonza - riproduzione consentita con citazione della fonte

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