Si fondano su dati e studi ufficiali
Sono tanti i motivi validi per realizzare un metrò che colleghi Monza a Milano. Sono ragionamenti che gli Enti pubblici sono in grado di fare, poichè si fondano su quei dati ufficiali che essi usano, o dovrebbero usare, per compiere valutazioni e sviluppare una corretta programmazione.
Ma in base a che cosa la realizzazione di una MM a Monza, da sud a nord, è giustificata e urgente? Ecco otto buoni motivi (tra parentesi la fonte dei dati citati).
Perché la M1 in costruzione sino a Bettola serve Cinisello e Sesto, non Monza.
Perché Monza e Brianza sono, insieme a Napoli, le aree in Italia con la più alta densità di abitanti per kmq (ISTAT), elemento chiave per costruire una metro.
Perché Monza e Brianza sono perennemente intasate di traffico e per spostarci impieghiamo tempi lunghissimi ad una media di 32 km/ora (Osservatorio Mobilità UnipolSai), la velocità più bassa di tutta la Lombardia.
Perché Monza è una delle città più inquinate d’Europa (Legambiente) e tra le cause c’è sicuramente la mancanza di un trasporto collettivo efficiente.
Perché Monza ha il record nazionale di automobili, in media 7 ogni 10 abitanti neonati inclusi (Ufficio Statistico comunale), una scelta obbligata proprio a causa del trasporto pubblico storicamente carente.
Perché se è giusto e utile aumentare il numero delle stazioni urbane sulle linee ferroviarie, questo non può bastare (Comitati Pendolari) e la frequenza dei treni “S” non potrà essere ulteriormente aumentata sulla Milano-Chiasso (Regione Lombardia) a causa della prevalente destinazione d’uso di questa linea per le merci internazionali.
Perché la crisi economica ha fatto salire a livello esponenziale la domanda di trasporto pubblico (ISFORT), purchè sia moderno, efficiente, flessibile, frequente.
Perché solo una MM può portare a Monza più visitatori e contribuire a dare alla Villa Reale, al Duomo e al parco il ruolo turistico e culturale che meritano, con riflessi positivi per i settori commercio e servizi.
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